domenica 20 novembre 2016

Overtoun Bridge - Il Ponte Dei Cani Suicidi

L'Overtoun Bridge, a Milton in Scozia, è un ponte costruito nel 1895 per unire tra le due sponde del fiume Clyde, da una parte il paese di Dumbarton..dall'altra la Overtoun House, una meravigliosa villa aristocratica nel tempo mutata in ospedale, poi in chiesa. Ma inizialmente abitata dal barone Overtoun e sua moglie. 
Il barone è appassionato di alchimia e ritualistica e si ritira spesso nelle sue stanze per questo.
Dalla morte della moglie, nel 1908, chi attraversa il ponte spesso dice di aver visto una presenza, o di sentirsi osservato, chi invece di sentire come uno stato di entusiasmo interiore diventare alla soglia del ponte, uno stato di angoscia. 
La presenza della moglie del barone Overtoun, denominata da tempo la "dama bianca" dal 1950 si fa notare in modo grottesco cercando la compagnia di cani che. lasciati soli a passeggiare, attraversando il ponte, arrivano agli ultimi parapetti e si gettano dal lato destro. 
Il ponte è alto 15 metri, molti cani muoiono all'impatto, altri invece miracolosamente salvi grazie a tappeti di muschio o altro, riportano comunque lesioni gravi. Alcuni tra i cani guariti, dopo giorni di convalescenza tornano sul ponte e dallo stesso punto..si gettano nel vuoto.
Ovviamente gli scettici provano a spiegarne il fenomeno cercando soluzioni razionali, come il forte odore di furetti o altri animali, come ultrasuoni che solo i cani possono udire, ed altre spiegazioni simili..ma nessuna di queste regge le domande che sorgono spontanee, come ad esempio, perchè questo accade sempre e comunque dallo stesso punto dell'Overtoun Bridge e i cani non si facciano problemi a gettarsi da 15 metri, tanto da spingere chi di dovere, a porre un cartello all'inizio del ponte con l'avvertimento: 
"Ponte pericoloso. Si prega di tenere i vostri cani al guinzaglio".











domenica 6 novembre 2016

Lo Spirito che vive in Biblioteca

Nel 1468, a Nerviano, paese in provincia di Milano, sorge il monastero degli Olivetani per volere del conte Ugolino Crivelli, facente parte di una famiglia feudale imparentata con i Visconti. Volere indotto da una presenza di luce che gli si palesa davanti più volte per chiedergli di erigere una chiesa, richiesta dapprima snobbata dal conte, il quale preoccupato di lasciare eventualmente troppo poco in eredità al figlio Antonio. A fronte di tanto temporeggiare, la presenza luminosa predice la morte del figlio. Che effettivamente avviene poco dopo.
Il conte allora prende in considerazione la richiesta e obbedendo, fa erigere il famoso monastero. 
Monastero che, ad oggi sede del municipio, ospita il suo corpo, seppellitovi dopo la morte.. e...si presume anche il suo spirito che si aggira nell'edificio adibito a biblioteca.
Testimonianze ufficialmente documentate dichiarano di sentire sussurri e passi, vedere libri cadere da soli o trovarli spostati, sentirsi osservati e vedere una sagoma luminosa aggirarsi tra gli scaffali. 
Sarà veramente il Conte Ugolino Crivelli che dopo la morte del figlio non si è più dato pace o semplicemente lo spirito di qualcuno, forse meno noto, ma con la passione e l'abitudine a stare in un luogo di libri da quando in vita?...
A mio parere, dopo aver chiamato una troup di indagatori del paranormale...che hanno provato la sua effettiva presenza documentata da video e foto, anche se chi non vuol vedere i fatti non li vedrai mai...basterebbe chiamare qualcuno in grado di chiedergli semplicemente...chi sia..e lasciarlo leggere in pace..



Fotogramma estratto dal video ed evidenziato con luce BN



Foto originale estratta dal video dgli IDP



Foto estratta dal video di ripresa degli IDP

mercoledì 2 novembre 2016

Tavola Ouija - L'esperienza di Estefania Gutierrez Lazaro - Un caso che ha scosso la Spagna -

La storia che espongo nelle seguenti righe non ha un tangibile serial killer,  ma una tangibile vittima di 18 anni. 
Siamo in Spagna, a Vallecas. E' il 1990 quando Estefania perde il suo fidanzato a seguito di un incidente in moto.  La perdita è incolmabile e anche se il tempo passa non riesce a superarla, vive il quotidiano con inerzia. Parlando di questo con la sua migliore amica decidono di provare a mettersi in contatto con lui, non sono esperte sull'argomento e forse più con leggerezza che con vera speranza si procurano una Tavola Ouija.
Appena il tempo lo permette vanno in disparte in un aula vuota e cercano a loro modo di mettersi in contatto con lo spirito del ragazzo. Accade però di essere scoperte dall'insegnante che le fa bruscamente interrompere quella che era comunque una seduta spiritica, anche se apparentemente poco seria...le ragazze vengono sgridate e mentre stanno uscendo dall'aula l'insegnante rompe la Tavola Ouija. Nei giorni successivi..in modo sempre più progressivo, Estefania inizia ad avere convulsioni, a vedere presenze nella sua stanza che a volte la invitavano ad andare con loro..Anche la famiglia testimonia di sentire in casa un atmosfera densa, di sentirsi osservati... e spesso udire rumori come catene o ciabatte che strusciano per terra.. 
Estefania è consumata, affaticata, logorata, fisicamente e psicologicamente, stanca di essere continuamente visitata dai medici che continuano a non concludere mai le visite, a non trovare una spiegazione e di conseguenza una soluzione.
Estefania Gutierrez Lazaro entra in coma e muore il 14 agosto del 1991.

La sua famiglia conosce la sensazione di essere osservata e di sentire rumori particolari...ma dal giorno della scomparsa di lei la situazione è andata addensandosi. Porte aperte e chiuse all'improvviso, mobili ritrovati spostati di metri senza che nessuno facesse nulla, crocifissi che cadono senza una spiegazione apparente, un forte vociare nella notte, segni di graffi alle pareti e sulle porte, ombre in movimento per la casa. Malgrado questa inquietudine continuano a stare li, limitandosi a raccontare i fatti, agli amici, ai vicini... fino a che una notte i fenomeni si sono fatti ingestibili e violenti, fino a spingere la famiglia Gutierrez a chiamare la polizia ed uscire di casa. 
La polizia arriva sul posto alle 2.30 cira del mattino, sale in casa e si trova nel mezzo di questi fenomeni devastanti e violenti, non possono fare altro che documentarli ufficialmente. 
Vedono un'ombra altissima e filiforme, crocifissi ruotare, e tutti i segni dei graffi delle precedenti esperienze, nella casa si gela, non riescono a restare. La mattina seguente la famiglia Gutierrez con la polizia provano ad entrare per decidere il da farsi, e trovano una delle foto di Estefania gettata a terra e bruciata dall'interno del portafoto.
La storia di Estefania Gutierrez Lazaro ha scosso molto la comunità Spagnola negli anni 90...
Ci si può credere come no a questi fenomeni...ma questo è quanto è accaduto. 
Non sono cose che accadono sempre o per forza, ciò nonostante non vuol dire che non esistano... 
Non starò qui a dirvi di stare attenti o di non provarci.. Anzi, il contrario...Ma fatelo con cognizione, coscienza e consapevolezza.



Tavola Ouija 



Estefania Gutierrez Lazaro



La foto bruciata di Estefania Gutierrez Lazaro che la famiglia trovò il giorno seguente



Il rapporto ufficiale steso in questura dalla polizia

La Casa Dalle 100 Finestre. - Modena -


Intorno alla metà del 700 vengono costruite tre ville a schiera, situate lungo la via vignolese, in quel di Modena. Nel corso degli anni sempre abitate da famiglie altolocate, grazie alle quali oggi si possono apprezzare gli interni meravigliosamente decorati da arte romantica ottocentesca ed affreschi..Motivo per cui il comune della zona a distanza di anni se ne premura il ripristino per renderle nuovamente abitabili.
La villa nella quale abiterei volentieri, delle tre, è quella al centro, la più alta.. Villa Buonafonte. Ovvero "La casa dalle 100 finestre"
Ci sono particolari energie che avvolgono questo stabile.
Fatti smentiti dagli ultimi proprietari che vendettero la villa negli anni 80 alla cassa di risparmio di Modena dell'epoca ..forse perchè ad oggi molto dispiaciuti della fine che rischia questo bellissimo complesso di 3 ville. Quindi portati anche a smentire cose che potrebbero solo far peggiorare la situazione di abbandono che il luogo ha ormai adottato.
Nel 1962 la figlia del proprietario è morta a seguito di un incidente automobilistico, avvenuto appena davanti al cancello dell'abitazione. La sedicenne è stata sepolta nei dintorni di casa per un dolore straziante dei genitori che non volevano separarsene, e avendo la possibilità di scegliere, scelsero come luogo di sepoltura proprio il giardino nel retro della villa. 
Il fratello della vittima nell'anno 2004 ha scritto ad un quotidiano esponendo il suo dispiacere per la fine che sta vedendo fare all'edificio che è stato per anni la sua abitazione non che un bene artistico e il suo dissenso per tutti gli atti vandalici che la villa riceve da curiosi a seguito degli eventi paranormali da lui smentiti.
Eventi che avvengono sporadicamente ma testimoniati da più persone... per esempio il tempo, che dentro la villa si allungherebbe di 6 volte il normale..nella convinzione di passare all'interno alcuni minuti..all'uscita si verrebbe a scoprire essere in realtà passate ore. 
Ogni tanto, se si riesce ad arrivare alla villa..oltre il cancello, si possono udire dei sussurri e intravedere la figura fievole di una ragazza che si aggira nei meandri dei tre stabili.
Le ultime righe della lettera di uno dei discendenti della famiglia che ebbe per ultima la proprietà della villa recita le seguenti parole : "E' evidente che la perdita di un complesso di cosi alto significato sarebbe un colpo durissimo per il nostro patrimonio storico e artistico.
Il suo recupero dovrebbe rappresentare un impegno civile per tutti".
Firmato  'Paolo Andalò Negroni Bentivoglio'
Questo pensiero mi trova perfettamente d'accordo. 
Visto comunque il potere di attrattiva che ha questa villa, che sia smentito o meno, suggerirei di finire il restauro e in attesa di compravendita da parte di un ente o di un privato, aprirla  al pubblico quando è richiesto. in modo da accontentare i curiosi e gli amanti dell'arte.... 
Oppure... se nell'arco degli anni..non si è riuscito a fare più nulla...o a portare a termine nessuna soluzione..pensare semplicemente che li ci sia qualcuno che vuole solo restare in pace.



Il complesso di tre ville al tempo in cui era ancora vissuto e abitato